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Quanto contano davvero i tempi di consegna?

In una intervista sul palco di AWS Re:Invent nel 2012, Jeff Bezos, il fondatore e allora CEO di Amazon, pronunciò la famosa frase "È impossibile immaginare un futuro, da qui a 10 anni, nel quale un cliente mi venga a dire: Jeff, adoro Amazon, mi piacerebbe solo che i tempi di consegna fossero un po’ più lunghi”. Con quella frase, Bezos volle affermare l’importanza di fondare la propria strategia aziendale riflettendo su ciò che è probabile rimanga invariato nel futuro, oltre che chiedendosi quello che potrebbe mutare. Allo stesso tempo, Bezos chiarì anche perché Amazon avrebbe continuato ad investire sull’ottimizzazione logistica.

Per ogni azienda che si occupi di commercio elettronico è importante garantire brevi tempi di recapito. Auctane ha sondaggiato 8 mila consumatori in 8 paesi diversi riguardo le loro preferenze nell’ambito delle spedizioni online, pubblicando i risultati nel suo Ecommerce Delivery Benchmark Report 2024. La velocità della spedizione è seconda solo al suo prezzo nella classifica dei fattori che influenzano l’esperienza di consegna. Secondo la stessa ricerca inoltre, gli utenti italiani sarebbero tra quelli con le più alte esigenze di velocità. Il 24% di loro si aspetta il recapito degli acquisti entro 24 ore, secondi agli inglesi (25%) e sopra americani e canadesi (23%). Altre ricerche però sembrerebbero contraddire almeno parzialmente questi dati.

Un altro sondaggio, stavolta di McKinsey, ha coinvolto più di mille consumatori statunitensi tra il 2022 e il 2024. In questi due anni, la velocità è passata dal primo al quinto posto nel ranking dei fattori che gli acquirenti considerano importanti in un servizio di spedizione. Inoltre, con alcune leggere differenze per categoria merceologica, la consegna in giornata e un’attesa di tre giorni avrebbero pressoché lo stesso impatto sulla propensione all'acquisto dei sondaggiati. L’80% di loro ha poi indicato che sarebbe disposto ad aspettare dai 4 ai 7 giorni per un articolo, a condizione che la spedizione fosse gratuita, e circa il 40% effettuerebbe l’acquisto indipendentemente dai tempi di recapito.

Secondo i dati di Statista, 4 giorni di attesa risultano accettabili da circa l’80% dei consumatori anche nel nostro paese, almeno durante la stagione di punta del quarto trimestre. il Netcomm Delivery Index 2024 sembra confermare questi dati: i tempi medi di consegna per le spedizioni ecommerce in Italia vanno dai 3 ai 4 giorni e la soddisfazione dei clienti è molto elevata (9/10 in media). La versione più recente del report di Auctane, sebbene non cambi l’importanza data alla velocità, mostra come nell’ultimo anno siano aumentati gli utenti che in una spedizione diano preferenza al costo, al tracciamento o alle politiche di reso. 

Forse, al di là dei sondaggi, la testimonianza più chiara della flessibilità dei consumatori rispetto ai tempi di consegna sta nel successo che le marketplace cinesi come Ali Express, Shein e soprattutto Temu hanno ottenuto negli ultimi anni. Nonostante tempi di spedizione medi che vanno dai 5 ai 15 giorni lavorativi, Temu è diventata in soli due anni la terza piattaforma ecommerce per numero di utenti unici nel nostro paese (dati AgCom). Anche in altre nazioni il suo successo non è passato inosservato, tanto che Amazon si è vista costretta a lanciare il servizio Amazon Haul negli Stati Uniti e in Regno Unito, replicando il modello di offerte a bassissimi prezzi con lunghi tempi di consegna. Come diceva Bezos, non sembra possibile che i consumatori vorranno mai richiedere spedizioni più lente, ma se il prezzo e i servizi sono quelli giusti, la velocità di consegna può passare in secondo piano.