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Shopify integra gli stablecoin nei suoi sistemi di pagamento
Lo scorso 12 Giugno sul suo blog, Shopify ha annunciato di aver integrato i pagamenti tramite stablecoin sui suoi sistemi di checkout, specificatamente con la moneta di Circle (USDC). La funzionalità, per adesso in accesso anticipato, renderà possibile ai commercianti di accettare pagamenti in USDC senza scaricare applicazioni aggiuntive e con la possibilità di convertirli direttamente nella propria valuta di riferimento (ad esempio euro o dollari). Circle, che una settimana prima di questo annuncio ha debuttato sulla borsa di New York (registrando un rialzo del 180% dal prezzo di apertura), ha visto la sua moneta sempre più adottata negli ultimi mesi, arrivando a superare i 60 miliardi di capitalizzazione lo scorso marzo. L’annuncio di Shopify, che è la piattaforma più comune al mondo per la creazione di negozi online, rappresenta un ulteriore salto di livello.

Fonte: coinmarketcap.com
Come indicato dal nome, gli stablecoin sono un tipo di criptovaluta progettata per mantenere un valore stabile nel tempo. A differenza di monete come Bitcoin o Ethereum infatti, il prezzo di uno stablecoin è ancorato a quello di un asset di riferimento tradizionale; nel caso degli USDC, il dollaro statunitense. Circle, l’azienda che ha creato la moneta e ne gestisce la distribuzione, mantiene una riserva di dollari in un mix di buoni del tesoro americano e contanti che copre l’intero valore degli USDC in circolazione. Il dollaro è di gran lunga la valuta di riferimento più comune per gli stablecoin, ma ne esistono anche di ancorati all’euro (la stessa Circle ne emette uno, EURC) e all’oro (ad esempio, PAX Gold).
Uno dei principali vantaggi delle transazioni in stablecoin sta nell’evitare le commissioni applicate dai network di pagamento tradizionali. Shopify sembrerebbe intenzionata a passare almeno parte di questi risparmi ai commercianti, potenzialmente incidendo sul prezzo finale dei prodotti. Nell’annuncio, l’azienda afferma infatti che i negozi di paesi selezionati riceveranno un rimborso fino allo 0.50% sugli ordini effettuati con USDC. In futuro, si prevede un rimborso anche per i consumatori, ma per il momento l'ammontare non è specificato e sembra che solo gli acquirenti statunitensi ne potranno beneficiare.
Gli stablecoin però presentano anche molti rischi e il caso stesso di USDC ne è testimonianza. La capitalizzazione di mercato della moneta di Circle ebbe un crollo di più del 50% tra il 2022 e il 2023. In una prima fase, questo fu dovuto alle sanzioni dell’agenzia OFAC (Office of Foreign Assets Control) del dipartimento del tesoro statunitense contro la piattaforma di servizi cripto Tornado Cash, che portò al blocco di alcuni portafogli contenenti USDC. Successivamente, il calo fu accelerato dal collasso di Silicon Valley Bank, dove Circle custodiva circa 3 miliardi delle sue riserve in dollari. In particolare, questo avvenimento portò gli USDC a perdere temporaneamente l’ancoraggio al dollaro, risultando in un cambio di 0.9:1 anziché 1:1 come previsto.
Il giorno dopo l’annuncio di Shopify, il Wall Street Journal ha riportato che anche Amazon e Walmart stanno considerando la possibilità di accettare gli stablecoin come metodo di pagamento, nel loro caso potenzialmente creando loro stesse delle monete proprietarie. Non sarebbero le uniche. Fondamentali a questo riguardo saranno le normative imposte dai governi mondiali sugli stablecoin. Il regolamento europeo sulle critpo-attività (MiCa) entrato pienamente in vigore a Dicembre 2024, ne regola la distribuzione nei paesi dell’Unione Europea, mentre camera e senato statunitense dovrebbero nei prossimi mesi arrivare a una decisione sul Genius Act, che stabilirà le regole da seguire per chi voglia emettere stablecoin ancorati al dollaro. Shopify sostiene che “gli stablecoin sono pronti per il commercio globale”. Il 2025 sarà determinante per capire se le sue previsioni sono accurate.